La ragazza Carla
con Carla Chiarelli e Elio
dal poema di Elio Pagliarani
regia di Alberto Saibene
Giovedì 5 maggio alle ore 20,30
al Teatro Argentina,
Largo di Torre Argentina 52, Roma
un film creato intorno a un grande poema italiano, un esperimento unico nel genere
Programma della serata:
Saluto del direttore del Teatro di Roma Antonio Calbi
Al termine della proiezione Andrea Cortellessa e Emilano Morreale incontreranno il regista Alberto Saibene, la protagonista Carla Chiarelli, Cetta Petrollo Pagliarani e Lia Pagliarani.
Esiste un’anima della città? Un suo carattere, una personalità, un tratto distintivo che si riconosce nel tempo e che finisce per connotare anche i comportamenti dei suoi abitanti?
Carla è la figlia minore della vedova
Dondi, donna della più piccola borghesia che fa pantofole per
sostenere il magro bilancio famigliare.
La ragazza viene iscritta ad una scuola di formazione professionale per dattilografe. A scuola fa quello che deve fare, senza una vera passione o una convinta determinazione. In testa ha altri pensieri, altri sogni e un gran paura di buttarsi nella mischia.
Finita la scuola Carla trova lavoro presso la Transocean Limited Import Export Company, piccola ditta in piazza del Duomo. La dirige il misterioso signor Praték, che non sembra avere grandi riguardi per i suoi dipendenti e che addirittura fa delle esplicite avances alla povera Carla. La quale scappa inorridita dalla mamma per dirle che non ne vuole più sapere di quel lavoro.
Ma la madre le dice chiaramente che trovare un lavoro non è facile di questi tempi, e la figlia non può permettersi di perderlo. La storia si chiude con Carla pronta ad affrontare una nuova giornata di lavoro, sospesa tra rifiuto della società e apertura verso la vita.
La ragazza viene iscritta ad una scuola di formazione professionale per dattilografe. A scuola fa quello che deve fare, senza una vera passione o una convinta determinazione. In testa ha altri pensieri, altri sogni e un gran paura di buttarsi nella mischia.
Finita la scuola Carla trova lavoro presso la Transocean Limited Import Export Company, piccola ditta in piazza del Duomo. La dirige il misterioso signor Praték, che non sembra avere grandi riguardi per i suoi dipendenti e che addirittura fa delle esplicite avances alla povera Carla. La quale scappa inorridita dalla mamma per dirle che non ne vuole più sapere di quel lavoro.
Ma la madre le dice chiaramente che trovare un lavoro non è facile di questi tempi, e la figlia non può permettersi di perderlo. La storia si chiude con Carla pronta ad affrontare una nuova giornata di lavoro, sospesa tra rifiuto della società e apertura verso la vita.
Il film nasce dal poema di Elio Pagliarani 'La ragazza
Carla', uno dei capolavori misconosciuti della letteratura italiana del
XX secolo, ambientato nella Milano del dopoguerra e
ancora incredibilmente attuale.
L’impalcatura del film è costruita sulla recitazione dei passaggi più significativi del poema da parte dell’attrice Carla Chiarelli. Il progetto prende spunto dal suo lavoro sul testo, dopo che per anni ne ha tenuto viva la memoria proponendolo al pubblico.
Con lei Elio, sorta di redattore–psicologo di un immaginario giornale che legge la ‘piccola posta del cuore’ delle ragazze di oggi e risponde alle loro domande, spesso in modo fulminante e surreale.
I temi delle lettere sono gli stessi del poema di Pagliarani ed esprimono il disagio delle ragazze di oggi che si affacciano per la prima volta alla realtà che la città mette davanti ai loro occhi.
L’impalcatura del film è costruita sulla recitazione dei passaggi più significativi del poema da parte dell’attrice Carla Chiarelli. Il progetto prende spunto dal suo lavoro sul testo, dopo che per anni ne ha tenuto viva la memoria proponendolo al pubblico.
Con lei Elio, sorta di redattore–psicologo di un immaginario giornale che legge la ‘piccola posta del cuore’ delle ragazze di oggi e risponde alle loro domande, spesso in modo fulminante e surreale.
I temi delle lettere sono gli stessi del poema di Pagliarani ed esprimono il disagio delle ragazze di oggi che si affacciano per la prima volta alla realtà che la città mette davanti ai loro occhi.
Produzione Mir Cinematografica con Rai C
inema
In collaborazione con Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) e Fondazione Cineteca Italiana
un progetto di Luca Bigazzi, Carla Chiarelli, Carlotta Cristiani, Gianfilippo Pedote, Simone Pera, Alberto Saibene
https://liminamundi.wordpress.com/2016/05/05/sono-momenti-belli-ce-silenzio-elio-pagliarani/
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