I morti finalmente
giacciono ai lati del proscenio. La pena è stata momentanea come l 'applauso. I morti sono morti in parole. La parola è potente si esercita fuori di scena. Essi dunque non sopravvivono sospesi nel vuoto. Sono vissuti giusto il tempo della finzione nei tempi assegnati. La chirurgia sintattica sminuzza la carne salassa il sangue. |
mercoledì 30 luglio 2014
Da Repliche
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