mercoledì 30 luglio 2014

Da Repliche

I morti finalmente

giacciono

ai lati del proscenio.

La pena è stata

momentanea come

l 'applauso.

I morti 

sono morti in parole.

La parola è potente

si esercita

fuori di scena.

Essi dunque

non sopravvivono

sospesi nel vuoto.

Sono vissuti

giusto il tempo

della finzione

nei tempi assegnati.

La chirurgia

sintattica

sminuzza la carne

salassa il sangue.

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