martedì 18 marzo 2014

Da Le Convenienti giornate, poesie per Elio.

Da le Convenienti giornate
Poesie per Elio

Quella volta che andavamo a spasso
e facevamo fatica a spallate
per via del Corso
per via del Babuino
per via della Croce
sacramenti bestemmie tirate.
Quella volta che facevamo
i giornali rifacevamo i giornali
alla sera mentre
l’odore dei sardoni.
Quella volta che facevamo la fila
facevamo la fila da Cesaretto
fuori nel freddo.
Quella volta che mi dicevi
che non c’era
no, non c’era nessuna
più bella davvero nessuna
più bella di me davvero
(guarda Cetta che cavallona quella!)
Quella volta che leggevi le mie poesie
come fossero le tue
Quella volta che alla mattina
mi sposavi e poi mi risposavi.
Quelle volte quelle infinite volte
che a fianco a te venivo
e tu con me accompagnando
 il mio di ansito.
Quella volta che c’erano i gatti
a fare il coro.
Quella volta ancora quella
infinita volta che eruttavi passione
e io con te a seguire.

Ma svapora svapora
questo fumo
si fa sempre più lento
vedi ? Ancora ancora più lento.


“ Tu sei qui Fecamore e rimescolo il patetico”

Cetta Petrollo

Ripari

Vorrei mettermi al riparo
in questo cielo grigio
mentre non è sera
e non è alba
il mezzogiorno è passato
noi non abbiamo più
molte cose da fare
per questo talvolta vorrei
dare un giro di chiave
e poi la chiave buttarla
per non pensarci più
(arriverai con me a giocare
ancora con me a giocare
ma so che gli uomini amano donne
imponenti con grandi sederi
e grandi spalle
io potrei essere
la tua statuina di cera
in un tasca profonda
di quelle tasche
dove si smarrisce tutto
ed io perdo nella tasca il tramonto)


Cetta Petrollo