Ancora ci agguantano
i marosi del corpo
sono le sbavature
delle sofferenze
quando si impiglia un sorriso
e si strappa.
E’ emicrania che odora
dalla bocca
la giovinezza sporca.
E mi alzo di notte
osservandomi le mani
le vene in superficie
Sarebbe bella
la stretta dell’ascolto.
Sarebbe bello
uscire come faccio
sopra ai miei anni
nessun viandante intorno.
C’è tempo?
C’è ancora tempo.
Rivedere i pescatori
che riammagliano le reti.
Vederle appese.
Nessun commento:
Posta un commento