A metà degli anni duemila soffrivo di emicranie fortissime e avevo bisogno di un cambiamento ma non lo sapevo. Giacché è la vita a farsi sempre avanti un giorno una parente pazza, il pazzo detto come termine positivo, assolutamente positivo, mi disse di andare in un posto sul Corso d'Augusto, in Rimini, al centro di Rimini, per farmi fare un massaggio Shiatsu.
Non sapevo nemmeno cosa fosse lo Shiatsu e, a dire il vero, non lo so nemmeno ora. Fatto sta che il posto era altro, bello, ventoso, non c'erano rumori e il tizio dopo avermi intervistata si mosse intorno al mio corpo premendo in vari punti. Di questo primo Shiatsu ricordo solo il materasso bianco, le pareti a calce, il vento , il tipo scalzo. Però mi era piaciuto, sicché a Roma presi accordi col suo Maestro che puntuale si presentava a casa ogni settimana e sotto gli occhi meravigliati del Paglia ripeteva lo stesso rito. Ora non so se il maestro fosse più bravo dell'allievo, o io più concentrata e disponibile, o il tempo più adatto - avvertimento al primo massaggio: " guardi che dopo si possono avere varie reazioni, c'è chi vomita tutta la notte, chi piange, chi dorme profondamente" , io mi addormentai profondamente - insomma gradualmente il mal di testa allontò le sue apparizioni e, quando poi arrivava non era maligno e crudele, era unba nuvola sopra di me e non mi possedeva.
Non solo, ma di questo fui consapevole solo anni dopo, iniziai ad essere diversa, ricominciai a scrivere, troncai cose che andavano troncate, adoperai le cesoie per potare rami secchi, tutto questo avvenne lentamente ed impercettibilmente e, via via, sempre più furiosamente fino alla fine del decennio.
L'onda dello Shiatsu.
La chiamo così.
E forse non sarà stato lo Shiatsu. Forse altro, però l'onda arrivò.
E dunque? E dunque penso che tornerò allo Shiatsu perché quando l'onda si ferma, subito, in arrivo ce ne deve essere un'altra e il campo magnetico che le attira, queste onde, è pur sempre costituito dalle nostre persone.
La palude è mortifera.
Cetta Petrollo
domenica 7 luglio 2013
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