Dove portare gli occhi?
Li porteremo al porto
perché si asciughino le caviglie
e sventoli la bandiera del corpo
il corpo sarà lieve
per la strada perdiamo genealogie
perdiamo bagagli e storie
socchiudiamo usci
sbirciamo biblioteche
incontriamo spaesati
ci fermiamo nei pressi
saliamo in alto in alto
ancora più in alto
a fabbricare rimedi
nei forni abbandonati
nelle farmacopee
la casa è transitata
come un vento di maestrale
da uccelli e gocce di passaggio
l’anello si salda nei versi
dopo avere costruito
ora si tratta solo di distruggere
accogliere solo il transito
dei sensi ingabbiati.
Cetta
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