Giugno ha i papaveri
e gli scogli
non si possono nominare
si devono solo toccare
ma toccare nell’angolo di
un letto quando si apre
la domenica e fuori
il cielo è celeste
e tu stai di profilo
e io guardo il triangolo
fra le tende triangolo celeste
e penso ai papaveri e agli scogli
e mi mancano i tuoi versi
quelli che declamavi la mattina
e poi vado fuori per strada
e al telefono ti racconto
i papaveri e gli scogli.
Ma tesoro avresti detto
perché sei malinconica?
E poi avresti affrontato
di gusto i giornali
il piatto la giornata.
Cetta Petrollo
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