Hai presente gli acanti insolenti
che crescono nei cortili degli dei?
Vicino all’ortica?
Catturano il sale non si sradicano
nascono in un tempo lontano
gonfi presenti prepotenti.
Mai scriverò cielo se non fra due virgole.
Mai scriverò anima
se non percuotendo la lingua.
Mai mi potranno amare
se non per chi questa lingua
mi aperse.
Mai posso amare un uomo
ma un acanto ribelle.
Cetta Petrollo
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