Vostro viso sul mio mi disse l’ora
e quell’ora fermò scolpita a morte
che trascorse la sera e fu mattina
imbrunì il mezzogiorno e nacque luna.
Vostra lingua su me ridusse il tempo
e balzò sopra i tetti e dentro al corpo
vostro sguardo trattenne il mio pensiero
e di nuovo fu sera e poi mattina.
Vostro viso dà forma alla mia lava
che voi guardando ancora non è esplosa
voi aspettando chiudo il mio vulcano
per voi fermando pendole e campane
in voi chiudendo i fianchi e la mia voce
in voi serrando infine la passione.
Cetta Petrollo
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