Tu di qual segno di dolor m’hai fatta
in questa strada che s’avvia per morte
che toccando con mano la ferita
esperienza di fine hai dato in sorte
In ultimo regalo della vita
hai voluto per me mirra e tormento
che non si dica mai ch’io sia partita
senza avere da te fiele e lamento.
Non per me per altrui tocco esperienza
confinata nel giro del serpente
errante senza sosta nella pancia
rotta alternanza di dolore e morte
cupa alternanza di martirio in sorte
ala che il cielo blocca in sepoltura
Cetta Petrollo
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