Fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare
Cofferati e la condotta antisindacale
Da notizie di stampa ( Corriere della Sera del 28 aprile 2009) apprendiamo che Sergio Cofferati sarebbe stato condannato da un giudice del lavoro per “ comportamento antisindacale” nei confronti dei dipendenti del teatro Comunale che dirige. La condanna è avvenuta in base all’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori “ per aver tenuto un comportamento che appare idoneo ad arrecare offesa alla libertà di sciopero, a prescindere dall’elemento intenzionale”.
Non possiamo nemmeno immaginare che Cofferati non conosca le norme che regolano le libertà sindacali nel settore pubblico avendo egli stesso contribuito a crearle e a diffonderle fra i lavoratori.
E’ che fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e questo mare consiste nelle difficoltà che ogni giorno i dirigenti pubblici devono superare per far funzionare le cose senza tenerle ferme nella palude dell’ozio, per fare in modo che l’Italia sia produttiva nei servizi e nell’amministrazione.Che cresca culturalmente ed economicamente,o, quanto meno, non arretri.
Nel linguaggio del management li chiamano vincoli. Vincoli spesso ardui da superare con le zattere di cui sono dotati i dirigenti pubblici soggetti all’arrembaggio sciagurato dei piccoli e variegati potentati locali.
Benvenuto fra di noi Cofferati. Sei davvero uno dei nostri ora che sei incappato negli infortuni del mestiere.
mercoledì 29 aprile 2009
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